L’ultimo evento della stagione!

Nella serata di ieri sera, 13 novembre, ci siamo recate presso Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo, nel cuore della valle del Mugello. L’occasione che ci ha portato lì è stata la IV edizione dell’Ingorgo Letterario, ovvero il festival del libro e degli autori organizzato dal Comune di Borgo San Lorenzo.

Per concludere la giornata ricca di attività e presentazioni di libri, abbiamo proposto un evento dedicato al rapporto di stima e amicizia tra il Sommo Poeta Dante Alighieri e il celebre pittore di Vicchio del Mugello, Giotto di Bondone.

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, ma non solo: essendo questo stato l’ultimo evento previsto per il calendario 2021, cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno accompagnato in questi mesi alla scoperta e ri-scoperta del grande letterato fiorentino di cui non possiamo non andare così fieri.

Restate con noi, perché sicuramente ci rivedremo!

Le Donne della Commedia per l’Ingorgo Letterario 2021 – Borgo San Lorenzo

Dall’8 al 14 novembre 2021, a Borgo San Lorenzo, si terrà la IV edizione del Festival del Libro e degli Autori, ovvero l’Ingorgo Letterario del Mugello dedicato a chi legge, a chi scrive e a chi pubblica. La manifestazione è sostenuta dal Comune di Borgo San Lorenzo e diretta da Serena Pinzani.

Il programma completo: qui.

E se si parla di libri e scrittori, come non fare riferimento al più grande autore della letteratura italiana? Ecco quindi che ci saremo anche noi a Borgo San Lorenzo per questa bellissima occasione! Sabato 13 novembre 2021, alle ore 21:00, proponiamo una visita recitata con letture tratte dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. L’evento sarà totalmente gratuito e si svolgerà presso Villa Pecori Giraldi (Piazzale Luciano Lavacchini, 1, 50032 Borgo San Lorenzo FI).

La prenotazione è gradita a ingorgoletterario@gmail.com

Ricordiamo, inoltre, che per partecipare agli eventi dell’Ingorgo Letterario è obbligatorio esibire al personale di competenza il Green Pass (Certificazione Verde).

Fiera di Ottobre 2021 – Dicomano

La scorsa settimana in occasione della Fiera di Ottobre di Dicomano, siamo state nel piccolo paese del Mugello per due eventi, uno dedicato ai più grandi, uno per i più piccoli.

La Fiera, che ha subito l’arresto forzato nel 2020 a causa della pandemia mondiale da Covid-19, è tornata quest’anno con tutta la sua allegria e voglia di fare comunità! Il Comune di Dicomano in collaborazione con i negozi e le associazioni del territorio ha dato vita a un fine settimana di eventi per tutti i gusti.

Tra le varie attività anche noi, le Donne della Commedia. Venerdì 8 alle ore 17:30 eravamo nella Sala del Consiglio del Palazzo comunale (Piazza della Repubblica) per un evento – Dante in Mugello: l’esilio e la scrittura della Commedia -dedicato al legame tra Dante Alighieri e il territorio del Mugello, nonché al suo periodo da esule e alla stesura della sua opera universale, la Divina Commedia. Sabato 9, invece, dalle 16:30 alle 18:30 siamo state in piazza per far divertire bambine e bambini con un laboratorio creativo Alla scoperta di Dante e del Medioevo.

Di seguito alcuni istanti di questi due appuntamenti!

Ringraziamo il Comune di Dicomano e l’organizzatrice della Fiera Serena Pinzani,
nonché tutti i partecipanti che ci hanno ascoltato e fatto compagnia! Alla prossima!
Un ringraziamento speciale, inoltre, va a Claudio Greinschgl per le foto.

Le Donne della Commedia alla Pieve di Borgo San Lorenzo

Giovedì 3 e venerdì 4 saremo a Borgo San Lorenzo – nel Mugello, a pochi chilometri da Firenze – per due eventi facenti parte del progetto dantesco a cura di Officina Cu.Bo che si terranno alle 18:30 presso la Pieve del paese  (in Via Cocchi).

Non solo racconteremo le nostre storie, i nostri legami con Dante Alighieri, ma vi parleremo anche del luogo in cui ci troveremo. La Pieve, infatti, racchiude al suo interno varie opere d’arte che la rendono affascinante e interessante, e tra queste vi è una in particolare che attira la nostra attenzione: la Madonna nera di Giotto, databile attorno al 1290.

L’opera ci permetterà, quindi, di raccontarvi del legame tra il pittore del Mugello famoso in tutto il mondo con il Sommo Poeta. Legame importante, sia dal punto di vista storico che artistico, che ha visto questi due importanti uomini stretti in un rapporto di amicizia e reciproca stima. Stima poi palesata attraverso la loro arte: se, infatti, Dante citerà il pittore nella cantica del Purgatorio della sua celebre Divina Commedia, Giotto immortalerà il poeta in un affresco nella Cappella della Maddalena del Palazzo del Bargello a Firenze.

Ringraziamo Officina, il Comune di Borgo San Lorenzo e il Consiglio regionale della Toscana per questa splendida opportunità.

La partecipazione all’evento sarà consentita ad un massimo di 15 persone per il rispetto delle normative ministeriali anti-Covid19. La prenotazione, quindi, è obbligatoria. Basterà scrivere a officinaculturaborgo@gmail.com o chiamare il 338 3888 057.

Il costo regolare è di 15€, ridotto 10€ per i soci di Officina Cu.Bo e gratuito per bambini/e e ragazzi/e sotto i 14 anni di età!

Dante, gli Ubaldini e il Mugello

Nel XIII secolo nel Mugello, la vasta valle a nord di Firenze, governò la famiglia feudale degli Ubaldini. Essa era signora anche di molti luoghi al di là della Toscana, verso la Romagna. Dunque, possedendo territori e beni lungo i due versanti dell’Appennino, riusciva a controllare comodamente le vie di comunicazione e i luoghi più strategici tra il capoluogo toscano e Bologna[1].

La proprietà nel Mugello era molto vasta: gli Ubaldini controllavano i principali paesi della zona, ovvero gli odierni Vicchio, Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero a Sieve, Barberino di Mugello fino a Firenzuola. Paesi ancora oggi ricchi di storia e cultura, circondati da bellissimi panorami e protettori di antiche costruzioni, come chiese e castelli.

Il Castello di Montaccianico

Per esempio, a Sant’Agata, nel comune di Scarperia e San Piero, potete visitare i resti del Castello di Montaccianico (immagini sotto) – appartenuto proprio agli Ubaldini – del quale però oggi non rimangono che pochi resti in seguito al lungo assedio perpetrato dai fiorentini che infine lo distrussero completamente (1306), senza poi mai ricostruirlo. Ma perché questo accanimento? Perché la famiglia degli Ubaldini, quando Firenze si trovò divisa tra Guelfi (schierati con il Papa di Roma) e Ghibellini (volenterosi di dare pieni poteri all’imperatore escludendo la Chiesa dalle decisioni politiche), si schierò dalla parte di quest’ultimi inimicandosi così gran parte dei cittadini fiorentini e dando inizio a una secolare guerra contro la potente città, poi prolungatasi con la scissione in Guelfi Bianchi e Neri[2].

Gli Ubaldini e la Divina Commedia

Dato che gli Ubaldini ricoprirono un ruolo di rilevanza proprio nel periodo in cui visse Dante, questi non sfuggirono alla penna del Sommo Poeta che li inserì nella sua Divina Commedia, specchio e testimonianza proprio della vita fiorentina (e non solo)a cavallo tra XIII e XIV secolo.

L’Alighieri cita ben quattro uomini appartenenti alla casata in questione: Ugolino di Azzo, Ubaldino della Pila, il Cardinale Ottaviano e l’Arcivescovo Ruggieri.

Il primo viene semplicemente ricordato da un’anima che dialoga con Dante nel canto XIV del Purgatorio, mentre Ubaldino della Pila è proprio collocato in questa seconda cantica, precisamente nel canto XXIV tra i golosi. Spostandosi più in basso, arrivando dunque all’Inferno, prima incontriamo Ottaviano, posto nel canto X tra le anime degli eretici, poiché accusato da Dante – fermo oppositore dei Ghibellini – di non aver creduto correttamente ai valori della Chiesa. L’ultimo – ma di certo non per importanza – della stirpe che ricordiamo essere citato dal Sommo è l’Arcivescovo di Pisa[3] Ruggieri. Siamo negli ultimi due canti dell’Inferno, precisamente nell’Antenora, in cui ad essere punite sono le anime di coloro che in vita hanno tradito la propria patria. Ruggieri si trova qui immerso nelle acque gelide del Cocito insieme al Conte Ugolino, il quale gli mangia costantemente e brutalmente la testa.

È il Conte stesso a raccontare a Dante – “La bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator” (Inferno, canto XXXIII, vv. 1-2) – perché si trovano entrambi dannati all’Inferno, e soprattutto così tanto vicino: proprio Ruggieri, sul finire del ‘200, accusò Ugolino di tradimento facendolo così impriogionare (in quella che poi sarebbe stata chiamata Torre della Fame) con i suoi quattro figli fino alla morte. Leggenda vuole che il Conte, accecato dalla fame, finì per mangiare i corpi dei giovani, morti di stenti prima di lui. Dante, però, nella Commedia sembra abbandonare completamente questa ipotesi:

Quivi morì; e come tu mi vedi,
vid’io cascar li tre ad uno ad uno
tra ’l quinto dì e ’l sesto; ond’io mi diedi, 
già cieco, a brancolar sovra ciascuno, 
e due dì li chiamai, poi che fur morti. 
Poscia, più che ’l dolor, poté ’l digiuno.

(Inferno, canto XXXIII, vv. 70-75)

Gustave Doré,
Conte Ugolino e l’Arcivescovo Ruggeri

Con l’invito a risfogliare questi canti alla ricerca dei componenti della casata degli Ubaldini, vi consigliamo anche di ripercorrere – con noi o in autonomia – le strade di questi personaggi, facendo soprattutto tappa nel bellissimo Mugello che saprà sicuramente affascinarvi tra storia, bellezze artistiche e naturali, e ottimo cibo!


[1] La Biblioteca di Repubblica, L’enciclopedia, vol. 20, UTET, Torino 2003, p.

[2] Florence TV – Città Metropolitana di Firenze, Le Vie di Dante / Mugello, https://www.youtube.com/watch?v=5wO-l6wTr6o&ab_channel=FlorenceTV-Citt%C3%A0MetropolitanadiFirenze, 15 dicembre 2020.

[3] Treccani, Ubaldini, https://www.treccani.it/enciclopedia/ubaldini_%28Enciclopedia-Italiana%29/.

Le Donne della Commedia leggono Dante – Borgo San Lorenzo

Già lo scorso 25 marzo vi abbiamo parlato del Micro festival diffuso #LeggoDante ideato da Officina Cu.Bo per celebrare Dante Alighieri in questo anno – per lui e per tutti noi – così importante. Come per il DanteDì, continueremo a partecipare a questo bellissimo progetto e lo faremo precisamente il 3 e 4 giugno 2021 nella Pieve di Borgo San Lorenzo con delle letture di alcuni dei passi più famosi e importanti della Divina Commedia.

La location riservata per l’evento è, come già scritto, la Pieve di San Lorenzo risalente alla fine del XII secolo (ma la presenza di una chiesa plebana nell’abitato del paese è ricordata fin dal 934). L’edificio di culto che vediamo oggi è però il frutto della ricostruzione effettuata nel 1263 e rappresenta un vero e proprio gioiello di architettura romanica in Mugello. Una volta entrati vi sentirete trasportati in un luogo di solennità non solo per la sua struttura interna, ma anche e soprattutto per le opere d’arte di rilievo che conserva e che ne esplicitano l’importanza ricoperta nei secoli passati.

Tra le opere maggiori, infatti, troviamo: sul presbiterio Madonna detta Madonna Nera (frammento superstite di una più ampia pala d’altare) attribuita a Giotto; Madonna in trono col bambino e angeli attribuita ad Agnolo Gaddi; La Vergine e i santi Domenico e Francesco che intercedono presso il Cristo (1615) di Matteo Rosselli. Tra gli interventi di decorazione architettonica operati durante il Novecento spicca la magnifica decorazione dell’abside, opera di Galileo Chini, appartenente a una delle famiglie più conosciute e importanti del territorio del Mugello poiché darà il proprio contributo alla ricostruzione delle chiese segnate dal terremoto del 1919 che colpì l’intera zona devastandola.

Continuate a seguirci per sapere di più circa questi due eventi!
Presto vi daremo maggiori informazioni!