Le Donne della Commedia a scuola: Pontassieve (FI)

In collaborazione col Comune di Pontassieve (in provincia di Firenze), lo scorso mese, hanno preso avvio i nostri progetti de Le Donne della Commedia per le scuole.

Prima Beatrice Portinari (la musa di Dante Alighieri) e Francesca da Rimini (la protagonista del canto V dell’Inferno), poi di nuovo Beatrice insieme a Tana degli Alighieri (la sorella del Sommo Poeta) hanno fatto visita a due classi della scuola secondaria di primo grado Maria Maltoni di Pontassieve.

Insieme agli attentissimi e preparatissimi ragazzi e ragazze della classe, le due coppie di donne hanno ripercorso il viaggio di Dante nei tre Regni Ultraterreni attraverso il punto di vista dei principali personaggi femminili presenti nella Commedia, come Beatrice, Francesca, Pia de’ Tolomei, Matelda, Piccarda Donati, ma anche attraverso le figure di Gemma, la moglie, Tana, la sorella e Bella, la madre, del Sommo Poeta. Gabriella di Durante degli Abati, meglio nota come Monna Bella degli Abati è la prima figura femminile che Dante incontra nella sua vita.

L’opera e il pensiero del poeta sono caratterizzati da una straordinaria concezione del Femminile. Dante ha amato e cantato le donne molto, moltissimo nella sua opera, ma non solo. Le donne sono state la sua guida, anche nella vita reale. Così, la sua esperienza di uomo e poeta lo ha condotto a scrivere la Divina Commedia: un potente affresco del Femminile come amore, bellezza, dolcezza, sensualità, sapienza e verità.

Un Femminile che ridona salvezza e vita. Il viaggio di Dante inizia per volere di tre donne: la Vergine Maria, Santa Lucia e Beatrice. Una staffetta di figure femminili salvifiche. E il Femminile si ritrova in tutta la Commedia, dalle profondità dell’Inferno all’ “amor che move il sole e l’altre stelle”.

Ecco, quindi, che seguendo questo filo conduttore le donne hanno raccontato le loro storie, i particolari delle loro vite, hanno svelato i messaggi e i significati che si celano proprio dietro ai loro personaggi e a quelli delle altre donne.

E, infine, hanno messo alla prova i ragazzi con dei giochi in stile cruciverba! Perché quale modo migliore di imparare se non giocando e divertendosi?!